visita in giornata
Napoli esoterica
12 ore di Napoli e poi rinasci. 

Formazione tutta la femminile.

6 donne, 6 età differenti, 6 strade che si incontrano e portano a Napoli.

12 ore per visitarla, una vita per sognarla.

Chiesa di San Gregorio Armeno
Dedicata a Santa Patrizia
Duomo di Napoli
Dedicato alla Madonna Assunta
Ingresso alla Cripta di San Gennaro
Li si trova il tesoro del Santo
San Giorgio Maggiore ai Mannesi
Affresco nascosto di Aniello Falcone

La perfetta organizzazione di Isabella prevede: areo del mattino Treviso-Napoli. Taxi privato per 6 che ci attende fuori dagli arrivi e una guida privata veramente bravissima.

La passeggiata narrata non è la solita storiella, Insolita Guida è un'organizzazione anch'essa tutta al femminile, che propone diversi percorsi di Napoli.

Potete essere stati a Napoli 100 volte, ma quello che vi racconterà questa guida sarà realmente insolito e vi farà scoprire una città diversa, che non avreste mai potuto scoprire da soli.



Il rapporto fra il popolo di Napoli e l’esoterismo è da sempre molto forte.

Il culto della morte lo troviamo in tantissime tradizioni partenopee e pure nelle botteghe di San Gregorio Armeno, regno dei presepi.

Se si sbircia bene fra le migliaia di statuine artigianali, si possono trovare le anime purganti. Ma le ritroviamo pure passeggiando tra i vicoli del rione Sanità di Napoli, in curiose cappellette, note come “grotte” delle anime del purgatorio.

All’interno di queste cappelle la scena che si presenta è sempre la stessa, anime avvolte tra le fiamme che a braccia aperte cercano una preghiera a loro dedicata.

Sono delle statuine inquietanti, mezzi busti che escono dalle fiamme e il cui volto trasmette dolore e tormento.

Per molto tempo la Chiesa cercò di vietare questo culto, ma fu tutto inutile. Se nella maggior parte delle città italiane il culto della morte crea paura e angoscia, nel capoluogo campano, invece, è una fonte inestimabile di speranza e, per certi versi, fiducia.

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Non so bene perchè, ma per me Napoli è femmina.

Forse qualche reminiscenza dei miei studi classici, o semplicemente l'essere da sempre raffigurata come una donna distesa sul fianco nell'immaginario di tutti.

Questa bellezza infinita che ricorda le curve di una femmina adagiata, un pò lasciva, sicuramente innamorata, disposta a donarsi completamente per amore.

Il mito della sua fondazione, dovuta a Partenope, una sirena, leggenda nata da un amore non corrisposto.

Partenope, dal greco “vergine”, viene raccontata nel XII canto dell’Odissea.

Ulisse voleva ascoltare il canto delle sirene, attraversare il golfo senza perdere la rotta, senza restare ammaliato e soggiogato; voleva sentire il loro canto senza innamorarsi. Seguì il consiglio della maga Circe e prima di avvicinarsi alle sirene fece mettere dei tappi di cera ai suoi marinai, mentre lui si fece legare sull'albero maestro della nave, per resistere al loro canto, ma comunque goderne appieno.

Questo stratagemma fece sì che Ulisse resistette al canto senza gettarsi in mare per raggiungere le sirene. Fu per questo che Partenope si gettò dalla roccia più alta e si trasformò in scoglio. L'amore non corrisposto la trasformò in pietra.

Napoli ti dà quella sensazione, di amore non contraccambiato.

Forse perchè Napoli ama tutti, indistintamente, ma, soprattutto noi Italiani, non l'abbiamo mai corrisposta veramente, non l'abbiamo amata come meritava.

Disordine, degrado, camorra, solo le parole più brutte che vengono da sempre associate e Lei, ma che non le appartengono; esattamente come spesso accade alle donne forti, che si ritrovano tacciate di arroganza, sfrontatezza e inseguite dalle maldicenze. Donne che per non rinunciare alla loro natura e al loro amore, diventano dure, come uno scoglio.

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